Il gatto con gli stivali
Mini musical messo in scena
dalla compagnia teatrale ‘Quasi per caso’
La messa in scena
“Il gatto con gli stivali” è una favola popolare di incerta origine. Sono stati molti gli autori che nel corso dei secoli hanno rimaneggiato quest’antica fiaba senza comunque mai stravolgerne la metafora di fondo. Il “Gatto” con gli stivali è un’eredità che nessuno vorrebbe ricevere a fronte di ben altre ricchezze, ma vista dalla sua giusta angolazione è di fondo il miglior lascito che si possa ricevere. A differenza di altre fiabe il protagonista di questa storia si garantisce il successo con azioni non proprio oneste, perché ciò che conta è la speranza, anche nei più umili, di potercela fare da soli. Importante è credere nelle proprie possibilità e saper cogliere i momenti più propizi.
L’associazione “Quasi per caso” porta in scena questa novella raccontandola come un buon papà farebbe con il proprio figliolo prima che questi vada a dormire: con fantasia, brio e un pizzico di magia. Colorano la narrazione i balletti curati dalla coreografa Gisella Biondo e le “scanzonate” di Mario Fratini.
La trama
Jonathan rimase improvvisamente orfano per la morte del povero vecchio mugnaio. In eredità ricevette il gatto, cui suo padre era tanto affezionato e un paio di vecchi stivali. Mulino, asino e altre poche cose andarono ai suoi fratelli che, purtroppo, erano avidi e lo cacciarono di casa. Ma ciò che gli sembrò essere una triste sorte si tramutò ben presto in immensa fortuna. Il gatto, infatti, era molto astuto, e dopo aver convito il suo padrone a procurargli pochi oggetti necessari per realizzare un suo piano strategico, riuscì a far sposare Jonathan con la principessa del reame in cui vivevano. Jonathan, dopo l’iniziale stupore per la scoperta che il gatto fosse parlante, e non avendo comunque nulla da perdere, si fidò del suo nuovo “amico” e assecondò le sue idee, pur nutrendo qualche dubbio sulla riuscita degli stratagemmi via via intrapresi dall’ intrepido gatto. Giusta ricompensa per l’audace felino è l’incontro con una dolce gattina che viveva a corte con la famiglia reale.
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