Embed HTML not available.

Lady Bird

Sabato 14 aprile 21.15lady bird
Domenica 15 aprile 16.30-21.15

di Greta Gerwig,
con Saoirse Ronan, Tracy Letts

Commedia, Drammatico (93 min.)

di Greta Gerwig,

con Saoirse Ronan, Tracy Letts, Laurie Metcalf, Timothée Chalamet,

Christine “Lady Bird” McPherson (Saoirse Ronan) combatte, ma è esattamente come sua madre: selvaggia, profondamente supponente e determinata (Laurie Metcalf), un’infermiera che lavora instancabilmente per mantenere a galla la sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird (Tracy Letts) perde il lavoro. Ambientato a Sacramento, California nel 2002, in un panorama economico americano che cambia rapidamente, Lady Bird è uno sguardo commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci definiscono e l’ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato casa.

Il 100% del gradimento dei top critics di Rotten Tomatoes è una attestazione rara, per qualsivoglia film. Ma un tale plebiscito, nel panorama ‘social’ della critica moderna, non può non destare sospetti. Senza nulla togliere al Lady Bird di Greta Gerwig, che con la sua opera seconda da regista conquista il banco e crea un vero e proprio fenomeno. Vera gloria? In un certo senso sì, ma tutto è relativo.

Siamo a Sacramento, cittadina poco modello, almeno per quel che riguarda l’edonismo californiano citato nell’incipit. Ma evidentemente perfetto habitat perché la Christine “chiamatemi Lady Bird!” protagonista sviluppi le proprie migliori – e peggiori – tendenze e aspirazioni. Ovviamente, siamo nel pieno di un classico ‘Coming of Age’ Movie con tutto quel che ne consegue. Più o meno.

È un piacere ritrovare Saoirse Ronan dopo la bella prova di Brooklyn con un tale personaggio, esaltato al punto da conquistare una nomination all’Oscar di categoria (ma con la Frances McDormand di Tre manifesti meglio non farsi illusioni). Eppure per chi fosse cresciuto innamorato di Molly Ringwald e avesse trovato echi dei propri imbarazzi giovanili e di un generico desiderio di ribellione e anticonformismo in film come Juno o Noi siamo infinito – tanto per citare due titoli di successo, solo tra gli indie adolescenziali più recenti – questo Lady Bird potrebbe non aggiungere poi molto, al di là di una serie di scene riuscite.

Senza nulla togliere al ‘primo amore’ e alla scoperta del desiderio, trascinata dal tanto in auge Timothée Chalamet, o ai conflitti amicali con i diversi mondi femminili di riferimento, sono forse gli scontri generazionali con Laurie Metcalf e Tracy Letts i momenti più toccanti e ‘producenti’.

In fondo è una complessiva sensazione di empatia quella su cui punta il film, anche se il pubblico nostrano potrebbe non sentirsi rappresentato quanto quello di Oltreoceano (comprensibilmente entusiasta), oltre che su un personaggio che funziona sin dal nostro primo incontro con lei. Ben costruito, non c’è che dire, benché sia impossibile non riconoscere una serie di topoi ricorrenti in questo tipo di vicende. Che non inficeranno il piacere e il coinvolgimento dello spettatore, affidato più ai temi trattati e allo stile personale di una regista che rivedremo volentieri che allo svolgimento complessivo.

GOLDEN GLOBES 2018: MIGLIOR FILM MUSICAL/COMMEDIA E ATTRICE PROTAGONISTA (SAOIRSE RONAN)

OSCAR 2018: 5 CANDIDATURE PER MIGLIOR FILM, MIGLIORE di, MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA (SAOIRSE , MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (LAURIE METCALF), SCENEGGIATURA ORIGINALE (GRETA GERWIG).

Valutazione Pastorale: Ostico, appuntito, non riconciliato, il copione taglia trasversalmente il ritratto di Christine, facendone a poco a poco il prototipo della ragazza americana di oggi, compressa tra la fine dell’adolescenza, l’affacciarsi alla maggiore età e una innata voglia di ribellione. A un certo punto, dopo la scoperta che il padre ha perso il lavoro ed è aggredito dalla depressione, in Christine emerge la voglia di evasione, di frequentare un’università fuori dalla California. È il momento in cui, i giovani americani mettono in campo molti sogni, l’intenzione di dare corpo a ipotesi e tentativi di costruirsi un futuro nuovo e differente. E’ evidente qui la rabbia verso un tipo di vita sempre uguale e standardizzata, il grido di rivolta contro l’impossibilità di cambiare situazioni all’apparenza ferme e immutabili. La scuola ci mette del suo: Suor Sarah Joan, un’insegnante, e padre Leviatch, il preside, rappresentano le figure di un’autorità, quella docente, che non opprime ma trasmette talvolta agli alunni, le proprie problematiche e le molte inibizioni. Christine, che da sempre si fa chiamare ‘Lady Bird’, perché è importante uscire dall’omologazione, riceve una lettera di ammissione ad una università di New York. Quando compie diciotto anni ed è quindi maggiorenne, assapora così la prospettiva di gestire una libertà fino a quel momento irraggiungibile. Arrivata nella grande mela, Lady Bird riprende il vero nome. Va alla messa domenicale e, all’uscita, telefona alla madre: “Ciao mamma sono Christine” le dice, chiusura forte e intensa, aperta a disegnare la linea di un orizzonte generazionale forse incerto ma orientato verso la riconciliazione. Ne risulta un esordio sofferto e convincente, nel quale la regista realizza un incisivo resoconto su un panorama generazionale oggi confuso e di non facile interpretazione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Guarda il trailer

Prossimamente

May December

Venerdì 26 aprile ore 21:00 Sabato 27 aprile ore 16:30

di Todd Haynes

con Natalie Portman, Julianne Moore

Romeo è Giulietta

Sabato 27 aprile ore 21:00 Domenica 28 aprile ore 15:45 Domenica 28 aprile ore 18:30

di Giovanni Veronesi

con Sergio Castellitto, Pilar Fogliati

La sala professori

Venerdì 3 maggio ore 21:00 Sabato 4 maggio ore 16:30

di Ilker Çatak

con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch

Un altro Ferragosto

Sabato 4 maggio ore 21:00 Domenica 5 maggio ore 15:45 Domenica 5 maggio ore 18:30

di Paolo Virzì

con Sabrina Ferilli, Laura Morante

I bambini di Gaza

Venerdì 10 maggio ore 21:00 Sabato 11 maggio ore 16:30

di Loris Lai

con Tom Rhys Harries, Lyna Khoudri

Priscilla

Sabato 11 maggio ore 17:30 Domenica 12 maggio ore 17:30 Domenica 12 maggio ore 21:00

di Sofia Coppola

con Jacob Elordi, Cailee Spaeny

Il teorema di Margherita

Venerdì 17 maggio ore 21:00 Sabato 18 maggio ore 17:30

di Anna Novion

con Ella Rumpf, Jean-Pierre Darroussin

Un mondo a parte

Sabato 18 maggio ore 21:00 Domenica 19 maggio ore 17:30 Domenica 19 maggio ore 21:00

di Riccardo Milani

con Antonio Albanese, Virginia Raffaele

Zamora

Venerdì 24 maggio ore 21:00 Sabato 25 maggio ore 17:30

di Neri Marcorè

con Alberto Paradossi, Neri Marcorè

Sound of Freedom EVENTO SPECIALE

Domenica 26 maggio ore 18:30

di Alejandro Gomez Monteverde

con Jim Caviezel, Mira Sorvino

Cattiverie a domicilio

Sabato 25 maggio ore 21:00 Domenica 26 maggio ore 16:30 Domenica 26 maggio ore 21:00

di Thea Sharrock

con Olivia Colman, Jessie Buckley,

E la festa continua

Venerdì 31 maggio ore 21:00 Sabato 1 giugno ore 17:30

di Robert Guédiguian

con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin

Gloria!

Sabato 1 giugno ore 21:00 Domenica 2 giugno ore 17:30 Domenica 2 giugno ore 21:00

di Margherita Vicario

con Galatea Bellugi, Carlotta Gamba

Ennio Doris - C'è anche domani

di Giacomo Campiotti

con Massimo Ghini, Lucrezia Lante della Rovere

Coincidenze d'amore

di Meg Ryan

con Meg Ryan, David Duchovny

Non volere volare

di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson

con Lydia Leonard, Timothy Spall

Vita da gatto

di Guillaume Maidatchevsky

con Capucine Sainson-Fabresse, Corinne Masiero

Confidenza

di Daniele Luchetti

con Elio Germano, Federica Rosellini

Il caso Josette

di Fred Cavayé

con Dany Boon, Jérôme Commandeur

Il colore viola

di Blitz Bazawule

con Fantasia Barrino, Halle Bailey

Another End

di Piero Messina

con Gael Garcia Bernal, Renate Reinsve

Challengers

di Luca Guadagnino

con Zendaya, Mike Faist