Il primo giorno della mia vita, il film diretto da Paolo Genovese, mette al centro della storia l’enorme valore della vita di ogni essere umano. Nel film si intrecciano le vicende di un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini). Ognuno di loro ha un motivo preciso per essere disperato, tanto da arrivare a chiedersi perché mai dover continuare a vivere.
Un giorno tutti questi personaggi in momenti diversi della loro vita si imbattono e conoscono un uomo misterioso (Toni Servillo). Sarà quest’ultimo a dare loro la possibilità di osservare cosa potrebbe accadere nel mondo, quando non ci saranno più.
È così che i quattro protagonisti avranno a disposizione una settimana per osservare sé stessi dal di fuori, per vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici alla loro dipartita. Quest’esperienza rappresenterà per tutti l’occasione per tornare ad apprezzare di nuovo la vita.
Paolo Genovese firma la regia di un film che ha in mente (e sulla carta) da circa quattro anni: Il primo giorno della mia vita arriva al cinema dopo tempi duri legati alla pandemia da covid, in un momento le persone hanno voglia di ricominciare. Ed è un po’ quello che capita ai protagonisti della storia: un uomo cinico (Valerio Mastandrea), una giovane sulla sedia a rotelle (Sara Serraiocco), un ragazzino con disturbi alimentari (Gabriele Cristini) e una poliziotta depressa (Margherita Buy), che hanno interrotto le proprie vite e che, grazie alla presenza di uno sconosciuto (Toni Servillo), potranno osservare come gli altri hanno reagito alla loro morte. I quattro hanno una settimana di tempo per capire se tornare indietro e rinunciare a morire. La commedia porta sul grande schermo il tema drammatico e, considerato ancora tabù, del suicidio, con un invito esplicito alla vita e alla ripartenza. Tutte le storie hanno un loro destino e se questa arriva proprio adesso, dopo circa quattro anni di scrittura e riscrittura, non è un caso. Penso sia il periodo giusto per fare un film sulla voglia e sulla necessità di ripartire (Paolo Genovese).
Il primo giorno della mia vita è un film potentissimo, duro, che inizialmente non fa sconti, ma che poi abbraccia la speranza. Paolo Genovese porta al cinema un suo romanzo nel quale torna un tema a lui caro, le seconde possibilità. Abbracciando il soprannaturale, il regista racconta lo smarrimento dell’uomo di oggi e il male di vivere, e affronta il tema del suicidio, grande rimosso delle società cristiane. C’è speranza per i quattro che vogliono farla finita, che diventano personaggi intensi e profondi grazie a coloro che li interpretano: Valerio Mastandrea, Sara Serraiocco, Margherita Buy e Gabriele Cristini. E poi c’è Toni Servillo, sempre al top. (Carola Proto – Comingsoon.it)