Il quadro rubato

Commedia Drammatico

di Pascal Bonitzer

con Alex Lutz, Léa Drucker

Venerdì 20 giugno ore 21:00 Sabato 21 giugno ore 17:00

Anno: 2024

Durata: 91

Cast: Alex Lutz, Léa Drucker, Nora Hamzawi, Louise Chevillotte, Arcadi Radeff, Matthieu Lucci, Ilies Kadri, Vincent Nemeth, Alexandre Steiger, Doug Rand, Peter Bonke

Paese: Francia

Distribuzione: Satine film

Sceneggiatura: Pascal Bonitzer

Fotografia: Pierre Milon

Montaggio: Monica Coleman

Musiche: Alexei Aigui

Il Quadro Rubato, il film diretto da Pascal Bonitzer, vede protagonista della storia André Masson (Alex Lutz), esperto d’arte moderna e banditore della rinomata casa d’aste Scottie’s.
Un giorno riceve una lettera che gli comunica il ritrovamento di un dipinto di Egon Schiele a Mulhouse, nell’Est della Francia, in casa di un giovane operaio. Scettico e dubbioso, Masson si reca sul posto per verificare di persona, e si trova di fronte a una verità sconvolgente. L’opera è autentica, si tratta di un capolavoro perduto dal 1939, saccheggiato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Quella che inizialmente sembrava essere una semplice segnalazione si rivela un evento straordinario, che per Masson rappresenta l’apice della sua carriera. Ma è anche l’inizio di una serie di eventi che metteranno in pericolo la sua vita.
Fortunatamente, André può contare sull’aiuto della sua ex moglie Bertina (Léa Drucker), che è anche una collega fidata, e sulla presenza di Aurore (Louise Chevillotte), una stagista eccentrica e brillante. I tre, insieme dovranno affrontare una dura lotta per proteggere il dipinto e fare luce su un mistero che rischia di travolgerli. Tra inganni e minacce, Masson dovrà fare i conti con un passato oscuro e con le insidie del presente, mentre cerca di salvaguardare il patrimonio artistico e la propria vita.

Il mondo dell’arte e delle case d’asta di alto livello è affascinante ma poco conosciuto. Proprio al cinema ce l’ha ogni tanto raccontato, come fa in questo caso un erede della nouvelle vague e già collaboratore di Rivette come Pascal Bonitzer, anche lui all’inizio carriera formatosi come critico. Racconta con sguardo divertito e gusto per l’intreccio una sua versione di un fatto reale, il ritrovamento nel 2004 di un quadro di Egon Schiele sparito nelle razzie naziste e dato per perso. Gustosa commedia con virate quasi thriller, ben recitato, specie da una gigantesca Léa Drucker che senza troppo rumore decide i destini di tutti, in una storia su un capolavoro dell’arte che è più interessata a raccontare di personaggi in crisi con bisogno di amore e di un poco di felicità.

Ispirato a una storia vera. La scoperta, nei primi anni 2000, di un dipinto di Egon Schiele nella casa di un giovane operaio chimico nella periferia di Mulhouse da parte di uno specialista di arte moderna di una grande casa d’aste internazionale. Il dipinto si è rivelato essere un’opera trafugata dai nazisti.

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