Un Altro Ferragosto, il film diretto da Paolo Virzì, ci riporta sull’Isola di Ventotene. Nell’estate del 1996, Cecilia Sarcoli (Laura Morante) rimase incinta di Sandro Molino (Silvio Orlando) ed ebbero un figlio, Altiero Molino che oggi ha ventisei anni.
Il giovane Altiero è un imprenditore digitale e si è sposato con un fotomodello. Questo Ferragosto lo passeranno sull’amata isola del padre che è molto malato. A loro si uniscono gli amici di una vita che trascorreranno l’ultima estate di Sandro tutti insieme per renderla indimenticabile.
Nessuno si aspetta di trovare l’isola in festa per l’imminente matrimonio di Sabry Mazzalupi con il fidanzato Cesare. Sabry, figlia dei bottegai romani Ruggero e Luciana (Paola Tiziana Cruciani), è una celebrità del web e il suo matrimonio è un evento che attira i media e gli arrampicatori sociali.
Si ricreano due schieramenti opposti, due facce di un’Italia in ferie che si trova ancora una volta a dover trascorrere un altro Ferragosto insieme…
Paolo Virzì dirige il sequel di Ferie d’agosto (1996), uno dei suoi primi successi cinematografici. La sceneggiatura è firmata dal regista insieme al fratello Carlo e al co-sceneggiatore di fiducia Francesco Bruni. Il film è prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution. Come per il primo capitolo di ventisette anni fa, le riprese hanno avuto luogo sull’isola di Ventotene, riportando in scena buona parte del cast originale, tra cui Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Laura Morante e Paola Tiziana Cruciani. Le new entry sono invece Vinicio Marchioni, Lorenzo Balducci ed Emanuela Fanelli, mentre Christian De Sica si trova a sostituire Ennio Fantastichini nella parte del capofamiglia dei Mazzalupi.
Il ritorno tanto invocato di una storia, Ferie d’agosto, diventata di culto nel tempo, con l’infittirsi delle trame del ventennio berlusconiano. Un’epoca finita e proprio ora Virzì torna nell’isola di Ventotene per celebrarne la morte, la conclusione di una stagione di rivalità aspre che sembrano quasi scaramucce rispetto alle Guerre ritornate a sconvolgere l’Europa. Fra sogno ideale e incubo di un risveglio in cui le macerie dopo la battaglia la fanno da padrona, Un Altro Ferragosto utilizza la commedia corale per rappresentare lo scorrere del tempo, con le devastazioni e le gioie, i lutti e gli amori che si lascia inevitabilmente alle spalle. La parte finale irrompe a soffocare le risate nella commozione ai limiti dello straziante. La storia più implacable di Virzì, in cui i nemici definitivamente diventano interni o invincibili, come per l’appunto il tempo. Malinconico e liberatorio. (Mauro Donzelli – Comingsoon.it)