The Substance, film diretto da Coralie Fargeat, segna l’approccio femminista della regista al body horror. Racconta la storia di Elisabeth (Demi Moore), un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, che è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per avere superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Una volta che le è stata somministrata la sostanza, Elisabeth si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue (Margaret Qualley).
Le regole prescritte dal siero sono molto chiare: le due donne dovranno alternarsi ogni settimana, cosicché una sia ibernata, mentre l’altra è in circolazione. In questo modo Elisabeth potrà percepire nello stato di ibernazione ogni cosa che Sue farà e rivivere tramite la giovane la propria giovinezza e i benefici che ne conseguono.
Quando Sue inizia a diventare sempre più ribelle, decidendo di restare “attiva” più del limite stabilito, inizierà a prosciugare la linfa vitale di Elisabeth…
The Substance è il secondo film scritto e diretto dalla regista francese Coralie Fargeat dopo Revenge (2017), mentre è il primo in lingua inglese. La pellicola ha diverse sfaccettature: oltre ad essere body horror splatter, contiene anche elementi ironici e tratta tematiche attuali, tra cui la mercificazione del corpo femminile e la ricerca dell’eterna bellezza (motivo per cui è stato definito anche un horror femminista). Protagoniste del film sono la 61enne Demi Moore e la 29enne Margaret Qualley, le quali si sono entrambe prestate a delle scene di nudo. Prodotto da Universal Pictures, Working Title Films, Blacksmith Pictures e distribuito da I Wonder Pictures, The Substance è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2024, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura.
Dopo il felice esordio di Revenge, Coralie Fargeat torna all’horror, al femminismo, e agli ettolitri di sangue, ma per il resto cambia praticamente tutto. Lo spunto di The Substance è chiaramente figlio del cinema e dei temi di David Cronenberg, che la regista francese usa come spunto per una storia che riflette – senza mai appesantire il genere e il divertimento – sull’ossessione contemporanea per la giovinezza e la bellezza a tutti i costi, e su come questa sia figlia di uno sguardo e un desiderio maschili ancora imperanti.
Nel corso del film, giusto un po’ troppo lungo e con qualche piccola discontinuità, Fargeat passa da Cronenberg al mito di Frankenstein, passando per La Cosa di Carpenter e per il Peter Jackson splatter dei suoi primi film. Soprattutto, è in grado di alternare e addirittura contaminare repulsione e risata come da tempo non accadeva. (Federico Gironi – Comingsoon.it)
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2024.
Ray Liotta era stato scelto per il ruolo di Harvey, ma alla sua morte, avvenuta poco prima dell’inizio delle riprese, è stato sostituito da Dennis Quaid.
Sia Demi Moore che Margaret Qualley si sono prestate a delle scene di nudo frontale.
Primo film in lingua inglese della regista.
PREMI E RICONOSCIMENTI PER THE SUBSTANCE
Oscar – 2025
- Candidatura miglior film
- Candidatura miglior regista a Coralie Fargeat
- Candidatura miglior trucco e acconciatura
- Candidatura migliore attrice protagonista a Demi Moore
- Candidatura migliore sceneggiatura originale a Coralie Fargeat
Golden Globe – 2025
- Premio migliore attrice in un film musicale o commedia a Demi Moore
- Candidatura miglior film musicale o commedia
- Candidatura miglior regista a Coralie Fargeat
- Candidatura migliore attrice non protagonista in un film a Margaret Qualley
- Candidatura migliore sceneggiatura a Coralie Fargeat
Festival di Cannes – 2024
- Premio miglior sceneggiatore a Coralie Fargeat