Il Principe di Roma, film diretto da Edoardo Falcone, è ambientato a Roma nel 1829 e racconta la storia di Bartolomeo (Marco Giallini), un uomo d’affari benestante che ambisce a diventare un nobile. La cosa che desidera più di tutte, infatti, è un titolo nobiliare, ma ottenerlo non è così facile. È così che il nostro Bartolomeo cerca di racimolare abbastanza denaro per stipulare un accordo clandestino con il principe Accoramboni: se gli darà la cifra richiesta, il nobile concederà all’uomo d’affari la mano di sua figlia, permettendogli così di ottenere il bramato titolo.
Mentre cerca di recuperare tutti i soldi necessari per sancire l’atto, Bartolomeo si mette in viaggio a cavallo, ma non immagina che lungo il percorso s’imbatterà in diversi compagni e che l’itinerario non lo porterà a ricavare il denaro, ma a ottenere ben altro, una nuova consapevolezza di se stesso.
Racconta bene la romanità il film di Edoardo Falcone e, senza citare Il Marchese del Grillo, pesca dai sonetti di Gioacchino Belli e da “Canto di Natale” di Charles Dickens, introducendo un elemento fantastico in una storia realistica. Marco Giallini è un ottimo Scrooge, avaro e misantropo ma attraversato da una tenerezza e una malinconia che si intrecciano con quelle dell’attore. Con delicatezza, il film affronta temi universali, come la difficoltà di accettare il tempo che passa, e parla anche del mondo di oggi, dove chi è ricco diventerà più ricco, mentre chi non ha avrà sempre di meno. (Carola Proto – Comingsoon.it)
Il Principe di Roma: leggi la nostra recensione completa del film.
CURIOSITÀ : Il film è ispirato a Canto di Natale (1843) di Charles Dickens.
Presentato in anteprima nella sezione GRAND PUBLIC alla XVII edizione della Festa del Cinema di Roma (2022)